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 Rischio e rendimento in un mondo a tassi 0%: i mercati oggi semplicemente non sono prezzati per il rischio che offrono (nel mio italiano maccheronico puro, senza l’aiuto dei miei amici editori; che mi perdonino).

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Supponiamo che un equilibrista si appresti a percorrere i cento metri tra punto A e punto B su una corda tesa sopra la terra. Lo spazio sotto la corda non è uniformemente profondo: al punto A la distanza dal suolo è di un metro, mentre al punto B è di cento metri. Inoltre, la progressione della profondità è lineare (un metro di altezza in più per ogni dieci metri di percorso) fino al 90mo metro, al qual punto la profondità va a cento metri, come in questo grafico:

altezza

Per le sue peripezie, l’equilibrista, che pur ha dovuto pagare $100 di spese per il necessario, è riuscito a contrattare con l’organizzatore dell’evento il rimborso spese ($100) ed un compenso per la sua bravura. Avrebbe voluto molto di più ma i tempi son quel che sono e bisogna accontentarsi, anche se questo significa accettare meno di un quarto del compenso “normale”. Il contratto stipula un compenso differente per ogni dieci metri di percorso raggiunti: da $0 per il pezzo 0-10m fino a $9 al punto B. (Non c’è stato verso di convincere l’organizzatore di offrire per gli ultimi dieci metri una somma proporzionale all’anormale aumento della profondità.) L’equilibrista può decidere di fermarsi ad ogni momento, portando a casa il rimborso spese e quello che ha guadagnato secondo la distanza raggiunta. Ecco quindi il grafico del suo contratto:

oggi

In tempi migliori, il grafico sarebbe stato molto più simile a questo, con una notevole accelerazione dei guadagni per ogni 10m percorsi:

normale 2

Quello che vi ho appena descritto è la fotografia delle condizioni in cui si trovano oggi i mercati finanziari. Sostituite l’investitore all’equilibrista, le varie classi d’attivo o mercati alla distanza A-B, il rischio alla profondità o all’altezza della corda da terra, i rendimenti al contratto; il gioco è fatto. (L’organizzatore è la banca centrale, in cooperazione o meno con il fato.)

Estendendo la mia analogia e completandola di altri dettagli, notiamo che in tempi “normali” il nostro equilibrista potrebbe guadagnare il massimo offertogli – $9 se raggiunge 100m – tra i 20-30m dal punto A: se dovesse cadere li’ (da 2-3m di altezza) tutto sommato può cavarsela; oggi per prendersi quei soldi deve rischiare la morte sicura. Inoltre sappiamo che l’organizzatore sta dibattendo quando aumentare la paga nei contratti futuri, fatto che tuttavia non beneficerà il nostro equilibrista che anzi si beccherà una diminuzione del valore del suo contratto (il “mark-to-market”). Per ultimo, le previsioni del tempo indicano molta variabilità (il rischio di cambiamenti politici o di altre condizioni non finanziarie), e l’evento si svolge in una zona sismicamente attiva (cosa che tutti sanno e che rende impossibile sapere se la profondità ad ogni metro percorso rimarrà la stessa).

Un amico dell’equilibrista lo supplica di restare a casa e tenersi i suoi $100 per il momento, o almeno di non andare oltre i 20m, ma lui dice che ha bisogno dei soldi. “Allora in bocca al lupo,” gli dice l’amico.

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