Intervista immaginaria ad un Sovranista.


D. Europa, uguale cambiamento.
Tutti la vogliono, ma diversa da come è ora. Ma diversa come?
R. Vogliamo cambiare l’Europa  e farla diventare l’Europa dei popoli. 
D. Già perché oggi abbiamo l’Europa degli animali o degli alieni. 
R. No, no, cos’ha capito! Il cambiamento dell’Europa dei popoli è che oggi abbiamo l’Europa delle Banche!
D. Che bella quast’Europa dei Popoli e non delle Banche! Ma in cosa consiste quest’Europa dei Popoli?
R. Semplice, la Banca Centrale deve stampare moneta per sostenere la spesa sociale, quella rivolta al popolo!
D. Ma non aveva detto poco fa che voleva cambiare l’Europa delle Banche e poi ora tira in ballo la Banca Centrale?
Ma poi anche quando avremo fatto quest’Europa dei Popoli, crede che le povertà si combattano stampando moneta?
Voi dell’Europa dei Popoli mi sembrate un poco confusi. Stampare moneta per pagare pensioni, stipendi pubblici e assistenza lo abbiamo già fatto negli anni settanta. Il risultato fu un’inflazione al 20% e una lira che non valeva più niente. Nell’80 decidemmo che quella non era una soluzione, ma anzi aggiungeva problemi ai problemi. E abbiamo smesso di stampare banconote che erano diventate carta straccia.
Prima di noi quella strada l’aveva intrapresa la Germania dopo la prima guerra mondiale. Anche da loro stampare moneta provocò un’inflazione terribile. Una pagnotta di pane arrivò a costare un milione di marchi.
Ma poi, in quest’Europa dei Popoli avremo un governo centrale democraticamente eletto, oppure resteranno gli stati nazionali con gli stessi poteri di oggi?
R. No, no, nella nostra Europa dei popoli gli Stati nazionali saranno più stati nazionali, noi siamo nazionalisti.
D. Non capisco come possa funzionare quast’Europa dei Popoli dove le nazioni saranno sempre più Nazioni!
R. Basta, lei è prevenuto nei miei confronti. Non mi rivolge le domande che avevamo concordato! Poi se continua a contraddirmi la faccio radiare dall’Ordine dei Giornalisti. Se vuole contraddirmi allora si faccia eleggere in Parlamento! Lei è senza dubbio del PD! (frase accompagnata da una smorfia di schifo)
D. Si, mi ha beccato, sono del PD, vorrei anch’io un’Europa diversa, ma dove le nazioni siano meno nazioni. Vorrei un’Europa unita che contrasti lo strapotere delle grandi potenze come la Cina, la Russia e gli Stati Uniti. Vorrei qualcosa di simile agli Stati Uniti d’Europa che così sarebbe la nazione più ricca e potente del mondo e con questa nuova nazione vorrei tutelare gli interessi dei nostri popoli. Vorrei che la nostra Banca Centrale assomigliasse alla Banca Centrale americana dove però, come avviene in America, i singoli stati fanno pareggio di bilancio e il debito è comune a tutti i paesi membri, mentre voi nazionalisti volete una Banca Centrale che fa debito da aggiungere al debito delle singole nazioni indipendenti, così non si costruisce alcuna Europa, anzi seguendo la vostra strada si distrugge l’Unione Europea.
Ma, in fondo in fondo, distruggere l’Unione Europea è proprio il vostro obiettivo finale?
R. Basta, non rispondo più alle sue domande provocatorie, lei è amico delle banche, dei petrolieri, delle multinazionali, dei capitalisti. Lei è contro il popolo! Solo io rappresento il Popolo, lei oramai rappresenta solo i radical chic di Capalbio e dei Parioli, lei in fondo in fondo è un pezzo di …..
L’intervista in quest’ultima parte è stata tagliata per ragioni di decenza, poi il nostro Sovranista si è allontanato senza salutare.  Ci scusiamo con il pubblico per l’inaspettata interruzione, le trasmissioni riprenderanno il più presto possibile, MINCULPOP permettendo.
Ciao a tutti.
Roberto, 23 maggio 2019

Nota. MINCULPOP, ovvero il ministero della cultura popolare.

Cover: Jean-François de Troy, ‘The Abduction of Europa’, 1716, https://commons.wikimedia.org/wiki/File:The_Abduction_of_Europa,_Jean-Fran%C3%A7ois_de_Troy.jpg