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Renzo Piano e il suo Zentrum Paul Klee a Berna.

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Niente finanza oggi. Certo le pieghe sinuose che vedete nella foto ci potrebbero ricordare i cicli dei mercati, anche se quest’ultimi non sono mai stati né mai saranno cosi regolari e prevedibili. E neanche così belli.

Fino ad oggi, l’opera di Renzo Piano che preferivo era la struttura eretta nel 1997 per la Fondation Beyeler nei pressi di Basilea.  Lì si trova la collezione privata di Ernst Beyeler (1921 – 2010) e Hilda Kunz (1922 – 2008), commercianti d’arte con occhio infallibile (un po’ di storia la trovate in questo sito). Un gioiello di museo, che potete intravedere qui sotto.

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Da oggi, la “casa” di Paul Klee mi ha conquistato totalmente. Grazie a mia moglie che ha sempre la sensibilità di trovare le escursioni giuste, e la pazienza di portarsi dietro me (ok, io guido, ma a parte quello faccio poco).

È una visita che vale la pena anche solo per le opere di Klee, un artista relativamente meno famoso (e certamente meno costoso) di tanti altri che non hanno 1/10 del suo raggio tecnico e percettivo, con un sottostante senso di humor e ironia che a volte sbalordisce anche i suoi più attenti studiosi. (Mostra di oggi, sino al 12 gennaio, “Klee in Bern”; ulteriori dettagli li trovate qui; si può cambiare la lingua in alto a destra, ma solo al francese o al tedesco.)

La cosa straordinaria, a parte la sua modernità e funzionalità, fuori e dentro, è che il Zentrum non comprende solo le tre strutture proprie del museo ma abbraccia appunto tutta la natura circostante, che in questo modo viene chiamata a partecipare e ad ingrandire l’esperienza. Vedete il supporto o cornice sinusoidale esterna di acciaio – credo – nella prima foto? Quella non finisce lì, a sinistra o a destra degli immobili, ma continua come un muretto a forma di semi-cerchio o semi-ovale dietro il museo, circoscrivendo un’area dove i buoni cittadini svizzeri hanno pensato bene di metterci un campo arabile. E tutt’intorno a questa delimitazione si trovano il parcheggio del Zentrum, alcune abitazioni, gruppi di alberi o boschetti, colline, un parco di sculture all’aperto, e la stessa tomba di Klee.

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Una visita, una passeggiata intorno al progetto e nel parco di sculture è come un’esperienza spirituale a tanti livelli, con il bonus di potersi godere opere d’arte magnifiche senza molta folla. Vale tutti i 20 franchi a persona per entrare.

Photo sources: en.wikipedia.org; luftbilder-der-schweiz.ch.