Semplificare non è sempre una buona idea.

Quando ci si trova di fronte ad un sistema complesso, come l’economia, i mercati finanziari o moltissimi altri, è di fondamentale importanza avere a disposizione delle previsioni affidabili per poter fare scelte che portino l’evoluzione del sistema nella direzione desiderata. Quantomeno, bisognerebbe scartare le previsioni intrinsecamente errate. La produzione agricola mondiale fornisce un interessante esempio, avendo a disposizione molti dati (dal sito ourworldindata.org) per analizzarlo.

Nel 1800 la popolazione mondiale era di circa 1 miliardo di persone e circa il 15% delle terre abitabili era destinato all’agricoltura (13.5 milioni di km2, incluse le aree per la coltivazione di mangime animale). Se a quei tempi avessero previsto che dopo 200 anni la popolazione mondiale avrebbe raggiunto i 7 miliardi di persone, qualcuno avrebbe potuto concludere che sarebbe stato necessario più del 100% (7 volte 15%) delle terre abitabili per sfamare tutte le persone e che quindi era necessario prendere dei provvedimenti.

Oggi siamo ben lontani da quell’ipotetica stima. Circa il 50% delle terre abitabili (51 milioni di km2) è destinato all’agricoltura. Com’è stato possibile? Analizziamo qualche elemento.

Fortunatamente non sono state applicate delle politiche di controllo delle nascite, che avrebbero impedito la nascita di miliardi di persone. La popolazione mondiale ha potuto liberamente crescere fino a raggiungere gli attuali 7 miliardi di persone e si stima che crescerà fino a oltre i 10 miliardi nel 2100.

Non si è modificata la composizione della dieta scegliendo alimenti più “efficienti”, cioè che richiedono minor utilizzo di suolo. Anzi, la composizione della dieta mondiale ha visto un maggiore aumento del consumo di proteine animali (consumo pro-capite in Italia negli ultimi 50 anni: +100%, US: +20%, Cina: +1000%) rispetto a quelle vegetali (Italia: costante, US: +20%, Cina: +50%), con le prime che richiedono un maggiore utilizzo di suolo. L’area necessaria a produrre 1 grammo di proteine animali è infatti nettamente superiore a quella necessaria per produrre 1 grammo di proteine vegetali (carne di bovino: 1.02 m2/g, carne di maiale: 0.13 m2/g, carne di pollo: 0.08 m2/g, grano: 0.04 m2/g, riso: 0.02 m2/g, mais: 0.01 m2/g).

Non si è ridotto l’apporto calorico pro capite. Al contrario, l’apporto calorico è in costante crescita con un aumento maggiore per i paesi in via di sviluppo (in Africa si è registrato un aumento del 30% negli ultimi 60 anni, in Asia +50%) rispetto ai paesi sviluppati (Nord America +25%, Europa +15%).

L’aumento di popolazione, l’aumento del consumo di carne e l’aumento dell’apporto calorico a fronte di un modesto aumento delle aree destinate all’agricoltura è stato possibile grazie all’aumento della produttività agricola, cioè una maggiore produzione a parità di area coltivata, grazie alle innovazioni tecnologiche e scientifiche.

Ora, questo articolo non vuole lodare la tecnologia e la scienza, anche se sarebbe bello e doveroso farlo, ma mettere in evidenza che per la produzione agricola, e per tutti i sistemi complessi, la logica classica non è in grado di spiegare in modo soddisfacente molti aspetti della realtà. I sistemi complessi non possono essere studiati con semplici relazioni causa-effetto perché gli “effetti” possono avere influsso sulle “cause”. Ad esempio, l’aumento di popolazione potrebbe causare un minore consumo di suolo agricolo se la maggiore popolazione stimolasse la ricerca di nuove soluzioni più efficienti per l’agricoltura. Cosa più importante, i sistemi complessi non possono essere analizzati assumendo che le condizioni attuali si mantengano costanti in futuro. Ogni previsione che fa uso di tale semplificazione è molto probabilmente errata.

Riccardo Stucchi

-Altre letture-
Our Current Reads – un elenco degli ultimi 30 titoli (libri, articoli o post di blog) che abbiamo trovato interessanti: colonna a destra sulla HOME page, o sotto LIBRARY > OUR CURRENT READS.
Research– documenti di ricerca economica e finanziaria: sotto LIBRARY > RESEARCH.

-Photo Sources-
Cover: http://www.studyintorino.it/it/gestione-dei-sistemi-complessi-conferenza-al-politecnico-di-torino/