Europa
Della serie, ti
scatto una foto e ti canto una canzone.
Cominciamo con la foto.
Quarantanove poveracci sono stati raccolti in mare da due navi ONG. Nessuno
Stato europeo autorizza lo sbarco. Le due navi e i quarantanove poveracci
restano in mezzo al mare per tre settimane.
Contemporaneamente 27 paesi dell’unione Europea si riuniscono per discutere il
da farsi. Ogni rappresentante di ogni paese partecipa a queste riunioni
portando con sé l’esperto del settore, un segretario per i contatti con casa madre
e un collaboratore per dare esecuzione alle eventuali decisioni. Quattro
persone per ventisette paesi fanno più del doppio dei migranti in mezzo al
mare.
Già questa prima immagine dimostra che la dimensione del problema che devono affrontare
è ridicola rispetto alla dimensione dei paesi attorno a quel tavolo.
Inquadro con la mia macchina fotografica questo tavolo di riunioni,
l’inquadratura non dà il senso del problema. Scarto questa foto.
Cerco un’inquadratura che invece dia il senso del rapporto tra cinquecento
milioni di persone contro quarantanove poveracci.
Se facessimo la percentuale avremmo uno zero virgola zero, zero, zero, zero, 1.
Ma la dimensione del problema non è misurabile con quello zero virgola e una
fila di altri zeri. La dimensione del problema è una questione di principio.
Nessuno può permettersi un atto umanitario per evitare polemiche nel proprio
paese.
La soluzione sarebbe semplice. Ognuno dei 27 paesi dell’Unione si fa carico di
un pezzetto. Con due migranti a paese il problema sarebbe risolto.
Invece la foto che alla fine ho scattato a Bruxelles è quella del termine della
riunione dove non viene assunta nessuna decisione e le delegazioni si
allontanano ognuna per i fatti suoi, raccogliendo le scartoffie e dimenticando
di aver lasciato quarantanove poveracci in mezzo al mare.
Che cazzo volevate? Non avete capito che non vi vogliamo?
Ora che ho scattato questa foto vi canto una canzone. Guccini. L’isola non
trovata.
Il Re di Spagna fece vela, verso l’isola
incantata, ma quell’isola non c’era, e mai nessuna l’ha trovata.
Europa. Non esisti.
La canzone di Guccini continua dicendo che quell’isola è un’idea, un’utopia.
Che in questi mesi è morta. Defunta. Sepolta.
L’Europa non esiste. O forse non è mai esistita.
Noi europeisti convinti dobbiamo prenderne atto. Questa Europa non c’è. Gli
Stati Uniti d’Europa restano un’utopia, c’è ancora molto lavoro da fare per
evitare che questa utopia diventi solo un miraggio.
Forse sarebbe meglio considerare questa Unione per quello che è. Un mercato
unico che si è dato delle regole di leale concorrenza. Punto.
Da qui riprogettare un’Unione.2 con i paesi che ritengono opportuno una
maggiore integrazione e coesione. Forse ripartendo dagli otto paesi che si sono
offerti per l’accoglienza di questi quarantanove poveracci che abbiamo lasciato
per tre settimane in mezzo al mare.
Ciao a tutti.
Roberto Toninello, 11 gennaio 2019
Foto Sources
Cover: https://www.dreamstime.com/stock-illustration-europe-ship-breaking-iceberg-refugees-social-pro-problem-theme-vector-illustration-image66498099
Un applauso