Out of the Box – Why Can’t Trump’s America Be Like Italy?
25 July 2020
I’m not a fan, but Krugman here hits the nail on the head.
Roberto Plaja, July 25, 2020
Cover: Donald Judd, Untitled, 1991
I’m not a fan, but Krugman here hits the nail on the head.
Roberto Plaja, July 25, 2020
Cover: Donald Judd, Untitled, 1991
Il percepirsi forte e vincente, per una nazione, ha moltissimi vantaggi, in termini di sicurezze e di identità. Paradossalmente, proprio questi fattori di forza, rispetto a nazioni abituate, al contrario, a percepirsi instabili, rischiano di diventare fattori di rigidità, di fronte a un’improvvisa esigenza di adattamento a schemi di vita diversi.
Per gli Stati Uniti deve essere stato ed è ancora molto difficile accettare di arrendersi all’emergenza imposta dal virus, cosa piccolissima e invisibile, per giunta. Vedrei la faccenda legata a una questione culturale e storica, che la sciagurata contingenza della presidenza Trump ha enfatizzato.
Mentre l’Italia, da sempre abituata a concepirsi come nazione debole, in bilico sull’orlo del precipizio (al di là della propaganda sovranista), ci ha creduto a una possibile débacle e il virus lo ha preso subito sul serio. E ha dimostrato una capacità di adattamento, una flessibilità di fronte alle esigenze del momento, che le nazioni sicure di sé (non solo gli USA) non hanno avuto, perché non abituate a percepirsi vulnerabili.
Del resto non è la prima volta che l’Italia stupisce il mondo per la capacità di reagire a contingenze drammatiche. Mentre è il dopo, in generale, il momento in cui i retaggi dei suoi ritardi storici tornano a manifestarsi con tutto il loro peso.